L’olio extravergine di oliva è amaro: il perché ti stupirà!
L’olio extravergine di oliva, alimento 100% naturale, è un prodotto dal sapore unico e dalle proprietà benefiche ormai note. Il suo gusto, più o meno deciso e più o meno fruttato, riesce a esaltare tutte le preparazioni rendendo ogni piatto più saporito. Quello fresco di annata, se conservato correttamente, mantiene inalterati gusto e proprietà nutrizionali anche per 12 mesi (dal suo confezionamento).
In Puglia, tra le regioni italiane con il maggior numero di olivi e la maggior produzione di olio extravergine di oliva, la coltivazione degli olivi è una attività agricola assai diffusa che si tramanda da secoli. Non c’è famiglia che non abbia un piccolo appezzamento di terreno in cui vi siano alberi di olive da cui ottiene l’olio extravergine di oliva per il consumo familiare.
Perché l’olio extravergine di oliva è amaro?
Il gusto amarognolo dell’olio extravergine di oliva è un pregio e conferma la presenza dei polifenoli: composti organici naturali alleati della nostra salute. Sono loro, infatti, a contrastare i radicali liberi – responsabili dell’invecchiamento cellulare - e a prevenire l’ossidazione dell’olio extravergine. Il sapore amaro, dunque, certificano l’alta qualità dell’olio extravergine di oliva.
I polifenoli: da cosa dipende la loro presenza nell’olio extravergine di oliva.
I polifenoli, alleati della nostra salute e difensori della qualità dell’olio extravergine di oliva perché ne prevengono l’ossidazione, processo che si verifica nei casi in cui l’olio extravergine di oliva non venga conservato correttamente, possono essere più o meno presenti per via di diversi fattori come, ad esempio, la cultivar delle olive da cui è ottenuto, la zona in cui sono coltivati gli olivi, il grado di maturazione a cui sono raccolte le olive, ecc.
La cosa certa è che la loro presenza, oltre a conferire all’olio extravergine di oliva il particolare gusto amaro ne attesta la qualità.