Le zeppole di San Giuseppe: la leggenda del dolce ispirato all’amore paterno

01 marzo 2022
Le zeppole di San Giuseppe: la leggenda del dolce ispirato all’amore paterno

Fritte o al forno, le zeppole di San Giuseppe sono fra i dolci più golosi della tradizione dolciaria italiana. Si tratta di dolci originari delle regioni del sud Italia, in particolare di Puglia e Campania, ma negli anni sono diventate famose e apprezzate in tutta la nostra splendida penisola. 

C’è chi le concepisce solo fritte, in effetti la tradizione sulla cottura in abbondante olio extra vergine di oliva è abbastanza chiara e “intransigente, ma la necessità di seguire un regime alimentare più sano e salutare ha fatto sì che si diffondesse anche la variante al forno: le zeppole, in questo modo, si rivelano più leggere, alleggerendo anche il senso di colpa di chi ne mangia più di una. 

Le origini delle zeppole: la leggenda del mendicante e di San Giuseppe 

Quella delle zeppole di San Giuseppe è una leggenda che, qui in Puglia, si suole raccontare ai più piccoli per far maturare in loro il sentimento dell’amore verso i meno fortunati e verso il proprio padre, simbolo di rettitudine, onestà e forte senso di solidarietà. 

La leggenda delle zeppole di San Giuseppe vuole che un giorno, mentre Giuseppe lavorava il legno il piccolo Gesù gli facesse compagnia giocherellando con i trucioli di scarto. La giornata trascorreva tranquilla fino a quando non giunse in bottega un anziano mendicante, stanco e affamato, in cerca di un attimo di riposo e di un leggero pasto. 

Sebbene sprovvisti di ogni tipo di alimento, Giuseppe e il piccolo Gesù lo fecero accomodare scusandosi più volte per la carenza di cibo, che anche loro attendevano insieme al ritorno di Maria uscita alla ricerca di un po’ di farina. Dopo qualche minuto di riposo, l’anziano mendicante lasciò la bottega continuando a ringraziare Giuseppe e Gesù per la loro gentilezza, e accarezzando il piccolo fece perdere le sue tracce nel buio delle strade deserte. 

Ed ecco che, all’improvviso, accadde qualcosa di miracoloso. I trucioli con cui Gesù continuò a giocherellare per tutto il tempo si trasformarono in lievitati rotondi e golosi. Fu a quel punto che Giuseppe, rendendosi conto del miracolo, e certo che il mendicante fosse ancora dalle parti della sua bottega, invitò Gesù a raggiungerlo e a offrirgli quel cibo non sudato di cui non si sentiva degno. 

Le zeppole: quelle pugliesi sono fritte e decorate con crema pasticcera e amarena

Le zeppole di San Giuseppe sono realizzate con semplice pasta bignè decorata con crema pasticcera. Per prepararle occorrono solo acqua, uova, farina, zucchero, burro e un pizzico di sale. Praticamente gli ingredienti sono quelli della pasta bignè, infatti se le si cuoce in forno la consistenza è esattamente quella dei bignè, mentre fritte hanno tutta un’altra fragranza, friabilità e consistenza. La tipica forma a spirale si ottiene mettendo l’impasto nella sac à poche con beccuccio orlato. 

Vuoi conoscere il segreto per friggerle non alterando la forma a spirale? Continua a leggere! 

L’impasto delle zeppole è molto morbido. Sfiorare le zeppole con le mani o anche solo con le posate per riporle nell’olio bollente può alterare la loro forma a spirale perfetta. Per evitare che ciò accada, prima di iniziare a dare forma alle zeppole, ritaglia tanti quadrati di carta da forno e disponili sul tavolo da lavoro. Realizza le zeppole di San Giuseppe sui quadrati di carta (una zeppola per ogni quadrato di carta). Quando dovrai friggerle ti basterà calare le zeppole una a una insieme al rispettivo quadrato di carta da forno, che a contatto con l’olio bollente si staccherà dall’impasto lasciando libera la zeppola di friggere e gonfiarsi. Friggi poche zeppole e lasciale raffreddare. 

Sempre con la sac à poche decora le zeppole con la crema pasticcera e concludi ponendo al centro della crema un’amarena. Se sei amante dei dolci goduriosi, puoi concludere la decorazione con un’abbondante spolverata di zucchero a velo.

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