Il lungomare… luogo poetico che offre spettacoli indescrivibili in cui ci si può perdere per ore. Luogo romantico dove passeggiare all’alba o al tramonto coccolati dal rumore delle onde e dall’aria che profuma di mare. Luogo in cui, in Puglia, si assiste all’arricciamento dei polpi e alla pesca dei ricci di mare che poi vengono rigorosamente mangiati a crudo aiutandosi con un piccolo pezzo di pane. I ricci di mare sono organismi di acqua salata appartenenti alla classe Echinoidea Leske. Sono molto diffusi nei paesi del bacino Mediterraneo, primi fra tutti Italia e Francia, e sono amati da chi adora i frutti di mare crudi.
Qual è la parte commestibile del riccio?
Sicuramente quella interna, ovvero la polpa colore arancio, che di solito si preleva dal ricco con l’aiuto di un piccolo pezzo di pane. L’esterno, duro e ricoperto di aculei, rappresenta un ostacolo per chi non ha dimestichezza con questo frutto di mare. La sua apertura, infatti, richiede grande abilità e parecchia esperienza.
Come si mangiano i ricci di mare
I ricci di mare si mangiano crudi, preferibilmente sul lungomare, subito dopo averli acquistati dai pescatori. Questa a Bari, e generalmente in tutta la Puglia, è la norma, ma è anche vero che con i ricci di mare si possono creare gustosi antipasti e primi piatti. Ad esempio, con la polpa (le uova) prelevata con un cucchiaino si possono condire piccole fette di pane abbrustolito e poi spruzzare qualche goccia di limone; ancora, dopo aver cotto al dente gli spaghetti e fatti insaporire in un soffritto leggero di olio e qualche spicchio di aglio, basta aggiungere all’ultimo la polpa fresca e al naturale dei ricci per ottenere un primo piatto che racchiude tutto il sapore e il profumo del mare.
Ricci di mare: si mangiano solo le femmine?
La credenza secondo cui si possono mangiare solo i ricci di mare femmina è, per l’appunto una credenza. In realtà sono commestibili solo i ricci di mare della specie Paracentrotus lividus. Questa specie, di colore rosso bruno o violaceo, ha esemplari sia femmine sia maschi. I suoi aculei sono più sporadici e più robusti rispetto a quelli dei ricci neri appartenenti alla specie Arbacia lixula, questi sì non commestibili, i cui aculei sono fitti, lunghi e neri.
Le gonadi dei ricci commestibili sono più grosse e polpose, forse proprio queste caratteristiche hanno fatto sì che fossero associate al sesso femminile (più produttivo rispetto a quello maschile) tanto da dare origine a quella errata credenza popolare secondo cui solo i ricci femmina siano mangiabili.