Come si conserva l'olio extra vergine di oliva: eccellenza italiana e pugliese!
L’olio extravergine di oliva pugliese è apprezzato in tutto il mondo per valori nutrizionali e caratteristiche organolettiche. È un alimento base della dieta mediterranea e si ottiene da olive di diverse cultivar che cambiano in base alla zona in cui vengono coltivati gli ulivi.
A prescindere dalla varietà delle olive, l’olio extravergine di oliva è per i pugliesi l’invitato di eccellenza di cui non si accetta l’assenza a tavola. Si consuma a ogni pasto, si utilizza in ogni preparazione e si conserva con assoluta scrupolosità. Non c’è famiglia pugliese, infatti, che non abbia in casa il cosiddetto “catamone”, fusto in acciaio da 20kg in su, contenente l’olio extravergine di oliva di annata sistemato in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce e di calore.
Eh sì, perché l’olio extravergine di oliva deve essere conservato con accuratezza e a una temperatura compresa tra i 14°C e i 18°C.
Se la temperatura supera di molto quella appena consigliata si rischia l’irrancidimento: il sapore dell'extravergine di oliva cambia e perde tutte le note fruttate che lo rendono gustoso. Inoltre, si determina anche la riduzione del suo potere antiossidante.
Se la temperatura di conservazione è invece molto bassa l'olio extravergine di oliva potrebbe gelare. Niente di preoccupante. Valori nutrizionali e caratteristiche rimangono inalterati ma bisogna riportare l’olio extravergine di oliva a temperatura ambiente per tornare a utilizzarlo e ad apprezzarlo in tutta la sua bontà.