Sono autoctone e hanno dei caratteri inconfondibili. Parliamo delle cultivar Coratina e della cultivar Ogliarola, le più diffuse e produttive fra le circa 21 cultivar di olive presenti sul territorio pugliese da cui si estrae l’olio extra vergine di oliva.
La Puglia è fra le regioni italiane che presenta la più grande estensione (in termini di ettari) di terreni destinati alla coltivazione degli olivi, nonché la più importante produzione di olive sia in termini qualitativi sia quantitativi.
Quante sono le cultivar pugliesi
In Puglia si contano più di 60 milioni di olivi, di questi oltre 300 mila sono monumentali (numero in crescita di anno in anno). L’enorme quantità di piante di olivo testimonia il profondo e diffuso radicamento della coltivazione di questo albero che si incontra in ogni angolo di Puglia: dalla Capitanata al Salento, passando per la terra di Bari.
Stando agli ultimi dati, in Puglia si possono contare all’incirca 21 cultivar, fra autoctone e non. Un patrimonio di biodiversità assolutamente da tutelare. Questo è l’impegno di numerosi piccoli proprietari terrieri e di grandi realtà imprenditoriali che, ogni anno, prendendosi cura degli olivi coltivati in Puglia ne assicurano la longevità e la produttività.
Coratina: la regina delle cultivar della Terra di Bari
Questa cultivar originaria della città di Corato, situata a nord di Bari, è in realtà presente sia negli agri ricadenti nella provincia di Bari sia in quelli della provincia di Foggia. I suoi alberi sono di taglia media, i rami svettano verso l’alto e le chiome sono ampie. Le sue olive? Sono di forma allungata e ciascuna oliva può arrivare a pesare 4 grammi. Durante la fase della invaiatura (maturazione) le olive di cultivar Coratina cambiano colore, infatti, passano dal verde al violaceo al nero intenso. Il momento migliore in cui raccogliere le olive di cultivar Coratina è a metà invaiatura, ovvero quando i frutti tendono al colore vola: è in questo istante che le olive contengono più olio e sono più ricche in polifenoli. Dalle olive di Coratina nere, invece, si ottiene un olio più dolce e delicato e meno ricco di polifenoli.
L’olio extra vergine di oliva ottenuto dalle olive di cultivar Coratina è un olio molto apprezzato in tutto il mondo sia per le qualità organolettiche e proprietà nutrizionali. Di colore giallo intenso, con sfumature verdi, l’olio extra vergine di oliva di cultivar Coratina si presenta al palato fruttato, aromatico e intenso con un prezioso retrogusto amarognolo e piccante.
La ricchezza di polifenoli lo rende grande alleato della nostra salute. I polifenoli (eccezionali antiossidanti naturali, ndr) contrastano l’invecchiamento cellulare. L’extra vergine di cultivar Coratina è sicuramente l’olio più apprezzato da chi ama i sapori decisi e con grande carattere.
Ogliarola: la cultivar più diffusa in Puglia
L’Ogliarola è una cultivar autoctona diffusa in tutte le province pugliesi, per questo il suo nome varia seconda della zona di coltivazione: Ogliarola barese (provincia di Bari), Ogliarola Garganica (provincia di Foggia), Ogliarola Salentina (basso Salento). Questa cultivar dà vita a un olio extra vergine più delicato rispetto a quello della cultivar Coratina; le sue sfumature gustative sono leggermente cangianti in base alla zona di produzione.
I frutti (le olive, ndr) sono molto piccoli ma la resa in olio extra vergine è comunque alta. Gli alberi, moto grandi e frondosi, sono longevi e anch’essi, come quelli di cultivar Coratina, possono diventare secolari nonostante siano meno resistenti alle gelate e al vento marino. L’olio extra vergine di oliva di cultivar Ogliarola è armonioso ed equilibrato, quindi, è particolarmente adatto a chi non ama i sapori dolci ma neppure quelli troppo decisi.