Se dici goduria per le papille gustative, dici Burrata di Andria IGP. Formaggio fresco con involucro di pasta filata ottenuta esclusivamente da latte vaccino e cuore morbido con gustosa sorpresa: panna e pasta filata sfilacciata, praticamente la cosiddetta stracciatella reperibile in tutti i caseifici pugliesi.
La burrata è uno di quei formaggi a pasta fresca che non ti stanchi mai di mangiare. Anche durante i pranzi più impegnativi, dopo antipasti e primi piatti tutt’altro che leggeri, lo spazio per la burrata c’è sempre, perché il suo sapore e la sua consistenza sono così goduriosi che non si ha il coraggio di rinunciarci.
Perché si chiama burrata?
La burrata non contiene burro, eppure il suo nome richiama questo alimento, come mai? I motivi possono essere due: uno legato alle sue origini e uno legato alla consistenza del suo cuore morbido.
Le origini della Burrata
Si narra che la burrata sia stata inventata nei primi decenni del 900, in una giornata invernale molto fredda e nevosa. La neve di quei giorni, troppa per una popolazione abituata al tempo mite anche in inverno, “costrinse” un produttore di latte a creare questo nuovo prodotto, divenuto poi IGP, per evitare che la sua produzione di latte andasse a male per l’impossibilità di metterla in commercio a causa delle vie di trasporto inagibili. Fatto un sacchetto in pasta filata, tipo quelli in pasta filata stagionata in cui si conservava il burro, mischiò gli avanzi della pasta filata con della panna e inserì il tutto nel sacchetto richiudendolo a ciuffetto. Il nome burrata potrebbe, dunque, derivare dalla funzione originaria del sacchetto.
Il cuore morbido della burrata
L’eccezionalità della burrata sta nella qualità delle materie prime e nella sua doppia consistenza: strutturata fuori, morbida dentro. La morbidezza del cuore si deve alla presenza della panna che mischiata alla stracciatella (pasta filata sfilacciata a mano) dà vita a un ripieno cremoso, quasi a ricordare la consistenza cremosa del burro a temperatura ambiente.
Curiosità sulla burrata
La Burrata di Andria è un formaggio IGP per questo la sua produzione è regolamentata da un disciplinare. Si produce su tutto il territorio pugliese.
Il suo peso varia dai 100 grammi ai 1000 grammi (un kilo) e il suo colore è bianco latte. La pasta filata esterna non può essere meno spessa di 2 millimetri.
La forma a sacchetto è contraddistinta da una particolare chiusura superiore a ciuffetto. La sua bontà è ormai nota ovunque e spesso la burrata svetta al centro di piatti importanti come la pizza.