Le friselle pugliesi: un piatto tipico regionale!
Rotonde, croccanti e con un foro al centro: sono le friselle pugliesi, uniche nel loro genere, con alle spalle una lunga storia fatta di lunghi viaggi e di crociate. Nel Salento, infatti, le friselle pugliesi vengono chiamate il cibo dei crociati perché le portavano con sé quando salpavano dai porti di Otranto e Brindisi alla volta della Terra Santa.
Pensa un po’ che il foro centrale delle friselle pugliesi serviva per infilarci dentro uno spago: i viaggiatori inanellavano le friselle pugliesi quasi a realizzare una collana da appendere al collo e da portare con sé in vista di lunghi viaggi. Venivano inumidite con l’acqua del mare e consumate anche senza alcun condimento.
La consistenza biscottata delle friselle pugliesi è dovuta alla doppia cottura, infatti dopo un primo passaggio in forno, la pagnotta viene divisa perfettamente a metà, forata e cotta nuovamente sul lato interno.
Sono famosissime e ormai note in tutto il mondo. Vengono realizzate con la semola di grano duro, con la farina di grano tenero e, per i più attenti alla dieta, sono disponibili anche le friselle integrali.
Possono essere condite con una infinità di ingredienti e preparazioni: dalla classica variante con olio extravergine di oliva, pomodori freschi e origano, a quella con il patè di olive nolche o di pomodori secchi sott’olio, a tutto ciò che la fantasia suggerisce.
Prima di condirle, si consiglia di inumidire le friselle pugliesi con un po’ di acqua. In questo modo il condimento penetra nella frisella rendendola più tenera e gustosa.